
Cosa non si può mangiare in gravidanza
17 Giugno 2025La gravidanza è un periodo delicato in cui una corretta alimentazione diventa fondamentale per proteggere la salute della futura mamma e del bambino. Alcuni alimenti comunemente consumati nella vita quotidiana possono rappresentare un rischio in gravidanza. Uno dei fattori che influenzano maggiormente le scelte alimentari in questo periodo è la toxoplasmosi.
Toxoplasmosi: cos’è e come può influenzare l’alimentazione
La toxoplasmosi è un’infezione causata dal parassita Toxoplasma gondii. Nella maggior parte degli adulti è asintomatica, ma se contratta in gravidanza può provocare gravi complicanze al feto, soprattutto nei primi mesi.
La malattia si trasmette principalmente attraverso:
- carne cruda o poco cotta
- frutta e verdura non ben lavate
- contatto con feci di gatto infette
- salumi crudi non trattati
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Le donne che risultano negative al test della toxoplasmosi devono adottare precauzioni alimentari più severe, evitando determinati cibi ad alto rischio. Il test (toxotest) è parte degli esami di routine durante la gravidanza.
Per prevenirla è importante:
- lavare accuratamente frutta e verdura
- cuocere bene la carne
- indossare i guanti durante il giardinaggio
- evitare il contatto diretto con la lettiera dei gatti
Entriamo ora nel merito dei cibi da evitare in gravidanza
1. Carne cruda o poco cotta
È importante evitare carni crude o non ben cotte, come tartare, carpacci, salsicce fresche crude, roast beef al sangue, perché possono contenere il toxoplasma. La carne deve essere cotta fino a risultare completamente priva di parti rosate all’interno.
2. Pesce crudo
Il pesce crudo, come sushi, sashimi, carpacci o frutti di mare crudi, può contenere parassiti come l’Anisakis e batteri pericolosi. Alcune specie possono anche contenere mercurio, dannoso per il sistema nervoso del feto.
Da limitare o evitare: pesce spada, tonno fresco, squalo, sgombro reale. Preferibili: salmone, merluzzo, trota (ben cotti).
3. Uova crude o poco cotte
Le uova crude o poco cotte possono contenere Salmonella. È bene evitare zabaione, maionese fatta in casa, tiramisù tradizionale e impasti crudi. Usare solo uova ben cotte o pastorizzate.
4. Formaggi molli, a latte crudo o non pastorizzati
I formaggi a pasta molle (come brie, camembert, gorgonzola, taleggio) e quelli prodotti con latte crudo possono contenere Listeria monocytogenes, un batterio pericoloso in gravidanza.
Evitare:
- formaggi a latte crudo
- formaggi erborinati o a crosta fiorita non pastorizzati
Sicuri: formaggi a pasta dura (parmigiano, grana, pecorino stagionato) o prodotti con latte pastorizzato.
5. Salumi e insaccati crudi
Salumi crudi come prosciutto crudo, salame, speck e bresaola possono essere veicolo di toxoplasma. Le donne non immuni devono evitarli, a meno che non vengano congelati per almeno 96 ore a -18 °C o cotti.
Preferibili: prosciutto cotto, mortadella.
6. Latte non pastorizzato
Il latte crudo può contenere batteri pericolosi come Listeria, Salmonella ed E. coli. Si consiglia di consumare solo latte pastorizzato o UHT.
7. Alcol
L’alcol va completamente evitato durante la gravidanza. Anche piccole quantità possono causare danni permanenti allo sviluppo del feto, tra cui la sindrome alcolica fetale.
Cos’è la sindrome alcolica fetale?
La sindrome alcolica fetale (FAS, Fetal Alcohol Syndrome) è una grave condizione causata
dall’esposizione del feto all’alcol durante la gravidanza. Quando una donna incinta consuma alcol, anche
in piccole quantità, l’alcol attraversa la placenta e può interferire con lo sviluppo del cervello e
di altri organi del bambino.
Effetti principali della FAS:
- Malformazioni facciali (es. labbro superiore sottile, occhi piccoli)
- Ritardo della crescita prenatale e postnatale
- Disturbi neurologici e cognitivi (ritardo mentale, deficit di attenzione, problemi di apprendimento)
- Difficoltà comportamentali e sociali
Non esiste una quantità sicura di alcol in gravidanza: anche un consumo moderato può comportare rischi.
La FAS è irreversibile, ma completamente prevenibile evitando l’assunzione di
alcol durante tutta la gravidanza.
8. Caffeina in eccesso
Un consumo elevato di caffeina può aumentare il rischio di aborto spontaneo e basso peso alla nascita. Il limite raccomandato è di 200 mg al giorno (una tazzina di caffè o due tazze di tè). Attenzione anche a cioccolato, bibite e integratori.
9. Alimenti pronti ad alto rischio
Piatti pronti refrigerati, insalate già condite e sughi freddi possono contenere Listeria. È importante riscaldarli completamente prima del consumo.
Conclusione
La corretta alimentazione in gravidanza è una forma concreta di prevenzione. Sapere cosa evitare aiuta a ridurre i rischi per mamma e bambino. Per dubbi specifici, è sempre utile consultare il medico o il ginecologo.