Quali sono i formaggi con poco colesterolo?

Quali sono i formaggi con poco colesterolo?

16 Novembre 2021 2 Di Ilaria

Come tenere il colesterolo sotto controllo a partire dalla buona tavola

Come ben sapete il colesterolo non è solamente ingerito attraverso l’alimentazione ma anche prodotto dal nostro corpo. In generale, si distingue tra colesterolo buono e cattivo, rispettivamente HDL e LDL. Se la gran parte del colesterolo presente nel nostro corpo è “autoprodotto” (più o meno un 70%), per un 30% l’alimentazione ha il suo peso. Se il nostro corpo si trova a fronteggiare livelli troppo alti di colesterolo nel sangue, è facile andare incontro a patologie a carico del sistema cardiovascolare tra cui ipertensione, ma anche ictus ed infarti. L’alimentazione, se tenuta opportunamente sotto controllo, può aiutarci a non superare i livelli oltre i quali il colesterolo può trasformarsi in una minaccia per la nostra salute.  Cosa mangiare allora? In generale, com’è noto, insaccati, carni rosse, fritture non sono amiche del colesterolo. Sono vere e proprie fonti di colesterolo dannoso! E cosa dire invece di formaggi e latticini? Ebbene, è giunta l’ora di sfatare qualche mito in merito a formaggi e latticini. Tutti i formaggi contengono grassi, ma la tipologia di grassi dipende anche dalla tipologia di latte usata per produrre i formaggi, dal tipo di lavorazione e dalla stagionatura. Mettiamo un po’ d’ordine sul tema.

Formaggi senza colesterolo, quali sono?

Dovete sapere che la stagionatura del formaggio porta ad un aumento della concentrazione di colesterolo. Alcuni formaggi stagionati, seppur particolarmente sani dal punto di vista nutrizionale, hanno un po’ più di colesterolo rispetto ai formaggi freschi. Il Grana Padano, il pecorino o il fontina ne sono un esempio. Questa osservazione ci riporta al discorso della etichetta Nutri Score già fatto sulle pagine di questo magazine. Capita che un prodotto grasso, seppur buono, possa avere un semaforo “rosso” per qualche motivo. Sta a voi valutare se, quanto e come consumarlo, valutando pro e contro.

LEGGI ANCHE  A cosa fanno bene i lampascioni?

La quantità di grasso e di colesterolo presente nel formaggio dipende anche dal tipo di latte che è stato impiegato per la sua produzione. E’ stato usato un latte intero o parzialmente scremato? E’ una domanda che dovremmo farci se soffriamo di colesterolo alto.

Allora, per tenere a bada il colesterolo, conviene evitare del tutto i formaggi?

La risposta a questo quesito è no. Il consiglio che vi diamo è quello di ridurre i dosaggi di formaggio che ingerite. Considerate che quando mettete del parmigiano o del grana padano sulla pasta, lo mettete grattugiato. Immaginate quel formaggio se non fosse stato grattugiato: quanto grande sarebbe? Davvero poco. Ecco la risposta: gustare poche quantità per porzione di formaggio è l’ideale per apprezzarne la bontà senza rischiare di andare incontro ad un aumento dei livelli di colesterolo.

Quanto detto sino ad ora vale per i formaggi stagionati. Prendendo invece in esame i formaggi magri, dovete sapere che questi sono meno grassi, ma non sempre. Hanno meno colesterolo i seguenti formaggi:

  • fiocchi di latte
  • crescenza
  • ricotta
  • feta

Oltre alla tipologia di formaggio magro, fate sempre attenzione anche al tipo di latte che sta all’origine del formaggio che scegliete. Come sapete si producono formaggi a partire da latte di vacca, di pecora o di capra. Ebbene, quest’ultimo è più leggero e più digeribile. Secondo alcune ricerche scientifiche, peraltro, gli acidi grassi presenti nei formaggi caprini, essendo a catena corta, riescono addirittura ad inibire l’accumulo di colesterolo nel sangue. 

LEGGI ANCHE  Pollo broiler, cos'è? Fa bene o fa male?

Concludendo, quali sono i formaggi con poco colesterolo?

Concludendo possiamo affermare che i formaggi con meno colesterolo sono i formaggi caprini, gli yogurt, le ricotte, i latticini freschi e i formaggi non stagionati. Non disdegnate comunque i formaggi stagionati se ne consumate porzioni limitate, anche perchè questi possono offrire altri vantaggi dal punto di vista nutrizionale.