Cos’è l’ossido di etilene e dove si trova
18 Ottobre 2021Acquistare prodotti Made in Italy non è solamente “una moda” o un semplice campanilismo. Ha le sue ragioni. Significa spendere meno, perchè i prodotti che hanno fatto “meno strada” per giungere sino alle nostre case costano inevitabilmente meno. Significa anche aiutare l’economia locale e le tante famiglie come noi che lavorano onestamente per guadagnarsi il pane. E significa, in ultima istanza, volersi bene e prendersi cura della propria salute e di quella della propria famiglia. Parliamo ad esempio di ossido di etilene, una sostanza usata in passato nell’industria alimentare, oggi bandita in Italia, ma ancora usata all’estero. Che potrebbe non farci così bene. Vediamo di fare il punto sulla situazione, partendo dal comprendere cos’è l’ossido di etilene.
Cos’è l’ossido di etilene
L’ossido di etilene è una sostanza che si presenta sotto forma di gas e che si usava nell’industria alimentare in tutta Europa sino a poco tempo fa. Oggi in Europa è vietato, ma altrove non lo è. Acquistando prodotti di importazione dunque si corre il rischio di portarlo in tavola. Il suo obiettivo è quello di agire da sterilizzante e disinfettante. Pensate che si tratta dello stesso gas che si usa negli ospedali per disinfettare e sterilizzare gli strumenti chirurgici. In ambito alimentare, lo si usava per disinfettare i silos che contenevano le materie prime alimentari prima di immettere questi ingredienti nel ciclo produttivo. In realtà questo ossido di etilene è tossico e persino cancerogeno, pertanto la legge italiana ne proibisce l’uso.
Richiamati dal mercato italiano dei lotti di semi di sesamo provenienti dall’India contenenti ossido di etilene
Solo per citare un esempio, alcuni mesi fa l’Italia ha ritirato dal mercato alcuni lotti di semi di sesamo di provenienza indiana contaminati proprio con ossido di etilene. In India l’ossido di etilene si usa ancora, ma i prodotti giunti sul mercato italiano superavano i livelli consentiti dalla legge italiana, dunque sono stati dichiarati inammissibili per il bel paese.
Quali alimenti contengono ossido di etilene
Gli alimenti di importazione possono contenere ossido di etilene ma deve essere sempre entro i limiti stabiliti dalla legge. Sfortunatamente, però, non è certo il livello al di sopra del quale il consumatore sia esposto a un rischio concreto. Dunque, meglio evitarlo del tutto e risolvere il problema alla radice. Vediamo assieme dove è possibile trovare l’ossido di etilene.
L’ossido di etilene è presente negli alimenti contenenti l’additivo E410, ovvero la farina di semi di carrube, che si usa come addensante e stabilizzante in gelati e creme, ma anche in insaccati, confetture e dolcificanti. Anche la gomma di guar, con la quale spesso la farina di semi di carrube va “a braccetto”, è spesso contaminata. Negli ingredienti la trovate indicata come additivo E412.
In generale, prestate attenzione ai gelati confezionati, ai semi di sesamo, ad alcuni yogurt, allo zenzero, ai sughi pronti ed ai piatti pronti, ad alcune spezie, ai prodotti gluten free ed a tutti i prodotti che contengono materie prime che provangono da alcuni paesi: Argentina, India, Cina, Turchia, Paraguay.
Un consiglio di indole generale
Il consiglio che vi diamo per evitare alimenti che contengono ossido di etilene è quello di evitare sempre di acquistare cibi eccessivamente trasformati. La salute in campo alimentare si raggiunge e mantiene sempre acquistando cibi freschi o minimamente trasformati.