Guida all’acquisto dei formaggi

Guida all’acquisto dei formaggi

Hai intenzione di invitare un po’ di amici a casa e di allestire un ricco piatto di formaggi misti. Ad essere onesti non hai una “casa del formaggio” di riferimento. Tutti i negozi specializzati hanno chiuso, sovrastati dalla maggiore competitività della grande distribuzione organizzata. Non te ne intendi, ma adori il formaggio, vorresti sapere qualcosa di più sul tema e magari ricevere qualche consiglio sui formaggi e latticini. 

Come allestire un irresistibile plateau di formaggi

Cominciamo col dire che gli italiani consumato circa 16 kg di formaggio pro capite all’anno contro i 23 dei francesi ed i 24 dei greci, che sono, pensate, i primi consumatori al mondo di formaggi e latticini. I formaggi prediletti dagli italiani sono peraltro quelli italiani, perché nel nostro paese la cultura del formaggio e la conoscenza delle tipologie di formaggi stranieri non è ancora molto diffusa.

Cominciamo a darvi noi qualche consiglio di partenza per allestire un piccolo ma delizioso piatto di formaggi per la vostra cena. Se volete acquistare pochi prodotti ma di buona e buonissima qualità, evitate i formaggi freschissimi. Fatelo solamente se avete la possibilità di comprarli il giorno stesso dal produttore. Altrimenti potreste correre il rischio di acquistare un prodotto non più freschissimo.

In secondo luogo evitate le mozzarelle. Una mozzarella su un tagliere di formaggi rilascia liquido, bagna il tagliere e gli altri formaggi e non si presta ad un taglio preciso. Eventualmente dedicate un piatto a parte alla mozzarella, magari acquistando una mozzarella di bufala e facendo una bella caprese.

Come eseguire correttamente un plateau di formaggi

Un plateau di formaggi eseguito a regola d’arte deve includere uno o due caprini e uno o due pecorini. Si sconsiglia di acquistare quelli insaporiti con erbe, noci, peperoncino e altre spezie.

I formaggi di pregio si servono al naturale. Quelli stagionati possono essere accompagnati da miele amaro, quelli piccanti con la cognà (se vivete in Piemonte naturalmente), o con pezzettini di pera.

I formaggi vanno disposti sul piatto o tagliere dal più fresco in poi. Non dimenticate il coltello da formaggio e fate in modo che i commensali possano servirsi in autonomia. L’ultimo formaggio deve essere un erborinato, come uno stilton, un roquefort o un gorgonzola. Per quanto riguarda l’ordine, va bene partire dal più fresco verso il meno fresco e concludere con l’erborinato. Non fa niente se in questo modo alternerete tipologie di latte differente. Se non avete idea di quale sia il tempo di stagionatura dei vari formaggi, usate il palato, e andate dal più dolce verso il più piccante.

L’etichetta dei formaggi e le produzioni straniere

Se acquistate formaggi francesi prestate attenzione all’etichetta: se vi leggete la scritta fermier e/o au lait cru, significa a base di latte non pastorizzato. Sono formaggi di qualità migliore, non a caso la Francia ha ben 41 produzioni DOP a fronte delle 35 italiane). Anche l’Inghilterra vanta buone produzioni medio piccole. Al contrario, Germania, Austria, Olanda, Danimarca e Belgio propongono quasi esclusivamente formaggi industriali. In Grecia ovviamente non faticherete a trovare la famosa Feta, ma vi sono anche un totale di 20 altre Dop, molte delle quali provengono dalle varie isole ed isolette dell’arcipelago. In Spagna troverete dei buoni pecorini, ma è difficile trovare tutti questi formaggi esteri in Italia, dunque se volete esplorare il mondo dei latticini e formaggi stranieri, dovrete forse farvi la valigia e partire.

I coltelli da formaggio

Acquistate un set di coltelli da formaggio che vi torneranno utili spesso. I coltelli destinati al taglio del grana sono due, uno dentato, per incidere la crosta, ed uno a goccia, che si usa invece per aprire la forma. I formaggi a pasta tenera o molle si tagliano invece con coltelli più lunghi e sottili, pensati per avere la minor superficie possibile a contatto con il formaggio.