
Pet food, cosa contiene davvero e come scegliere il migliore
23 Maggio 2025Cosa contiene il pet food?
Gli alimenti per cani e gatti sono composti da ingredienti proteici, carboidrati, grassi, vitamine, minerali e additivi funzionali. Tra le fonti proteiche, si trovano sia proteine animali (carne, pesce, uova) sia alternative vegetali, con un’attenzione crescente verso ingredienti innovativi come proteine da alghe o funghi. Gli additivi funzionali sono sostanze aggiunte per migliorare la conservazione, il gusto e soprattutto apportare benefici specifici alla salute, come probiotici, antiossidanti, vitamine e acidi grassi omega.
Tipologie di pet food
Esistono diverse categorie di pet food: alimenti secchi (crocchette), umidi (scatolette, sacchetti), semi-umidi e alimenti freschi o surgelati. Ogni tipologia ha pro e contro in termini di conservazione, digeribilità e palatabilità. Oltre a queste, il mercato sta crescendo anche con opzioni vegetariane e vegane, sempre più scelte da proprietari attenti alla sostenibilità e alla salute del proprio animale.
Cosa contiene il pet food
Un buon pet food è un alimento completo, pensato per fornire tutti i nutrienti essenziali per la vita dell’animale. Gli ingredienti principali sono selezionati per rispondere a specifici fabbisogni nutrizionali.
- Fonti proteiche: Le proteine sono fondamentali per la struttura muscolare, il sistema immunitario e il metabolismo. Possono derivare da carne fresca, carne disidratata o sottoprodotti animali. La carne disidratata è più concentrata in proteine, mentre la carne fresca contiene più acqua ma è spesso più appetibile. I sottoprodotti, se ben selezionati, includono parti nutrienti come fegato, cuore o reni.
- Carboidrati e fibre: I carboidrati (come riso, avena, patate o legumi) forniscono energia facilmente disponibile. Le fibre, invece, aiutano a regolare il transito intestinale e a mantenere il senso di sazietà, utile nei soggetti a dieta.
- Grassi: Essenziali per la pelle, il pelo e l’assorbimento di alcune vitamine. I grassi animali (pollo, pesce) sono particolarmente benefici, ma anche quelli vegetali (come l’olio di lino) hanno un ruolo importante.
- Vitamine e minerali: Devono essere presenti in quantità bilanciate. Calcio, fosforo, zinco, vitamine A, D, E e gruppo B sono tra i principali micronutrienti da garantire.
- Additivi: Possono essere conservanti (naturali come tocoferoli o chimici), antiossidanti o aromi. È importante distinguere tra additivi funzionali e quelli usati solo per migliorare l’aspetto o l’odore del cibo.
Tipologie di pet food
Cibo secco (crocchette)
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Le crocchette sono la forma più comune di pet food. Hanno il vantaggio di essere pratiche da dosare, conservabili a lungo, economiche e utili anche per la pulizia dentale del cane o gatto. Tuttavia, essendo molto povere d’acqua (circa il 10%), è fondamentale che l’animale beva a sufficienza, soprattutto se si nutre esclusivamente con secco.
Cibo umido (scatolette, buste)
Il cibo umido è costituito per circa il 70-80% da acqua, quindi aiuta a mantenere l’idratazione, specialmente nei gatti, che spesso bevono poco. È più appetibile e digeribile, ma ha un costo maggiore rispetto al secco e si deteriora rapidamente una volta aperto. Ideale per animali anziani, con problemi dentali o poco inclini a bere.
Cibo semi-umido
Con una consistenza intermedia, il cibo semi-umido è meno diffuso e spesso viene utilizzato come snack o complemento. È più appetibile del secco ma tende a contenere più zuccheri o conservanti, quindi va scelto con attenzione e usato con moderazione.
Diete specialistiche
Esistono alimenti formulati appositamente per animali con problemi di salute: renali, epatici, gastrointestinali, allergie alimentari. Questi prodotti sono sviluppati con l’aiuto di veterinari nutrizionisti e possono essere venduti solo su prescrizione.
Alimenti “premium” e alternativi
La crescente domanda di prodotti di qualità ha portato alla diffusione di pet food biologici, grain-free, cruelty-free e olistici. Questi alimenti utilizzano ingredienti selezionati, spesso privi di additivi chimici e formulati con approcci più naturali. Tuttavia, non sempre un prezzo più alto equivale a un prodotto migliore: l’etichetta resta lo strumento principale per valutare la qualità.
Come leggere un’etichetta
Capire un’etichetta è fondamentale per valutare la qualità del pet food. La lista degli ingredienti viene presentata in ordine decrescente di quantità: ciò che è indicato per primo è l’ingrediente presente in maggiore quantità. Diffida dei prodotti che usano termini vaghi come “carni e derivati” senza specificare di quale animale provengano.
La normativa europea distingue chiaramente tra alimenti “completi”, che coprono tutti i fabbisogni dell’animale, e “complementari”, che devono essere somministrati insieme ad altri alimenti. Anche le diciture come “con pollo” (minimo 4%), “ricco di manzo” (minimo 14%) o “gusto manzo” (solo aromi) sono regolamentate.
Cos’è la FEDIAF?
La FEDIAF (Federation of European Pet Food Industry) è la federazione che rappresenta l’industria europea del pet food. Fornisce linee guida nutrizionali e raccomandazioni sulle buone pratiche produttive, ed è considerata un punto di riferimento nel settore. Le sue raccomandazioni includono i valori minimi e massimi di nutrienti essenziali per ogni specie e fascia d’età.
Anche se non ha valore legale, la conformità alle linee guida FEDIAF è uno standard volontario che molti produttori adottano per dimostrare la qualità e l’equilibrio nutrizionale dei loro prodotti. Quando su un’etichetta leggi “formulato secondo le linee guida FEDIAF”, è generalmente un buon segnale.
Come scegliere il pet food giusto
Ogni animale ha esigenze diverse, quindi la scelta del pet food ideale deve tener conto di vari fattori. L’età, innanzitutto: cuccioli e gattini crescono rapidamente e necessitano di più proteine, calcio ed energia. Gli adulti richiedono un apporto stabile e bilanciato, mentre gli anziani hanno bisogno di alimenti più digeribili e spesso con meno grassi.
La taglia è un altro aspetto importante, soprattutto nei cani: le razze piccole hanno un metabolismo più veloce e necessitano di porzioni più caloriche, mentre i cani grandi hanno bisogno di un’alimentazione che supporti articolazioni e muscolatura. Anche lo stile di vita conta: un cane sportivo avrà fabbisogni molto diversi da un animale sedentario.
Infine, eventuali condizioni di salute (allergie, intolleranze, obesità, patologie renali) richiedono l’intervento di un veterinario, che può consigliare alimenti specifici e formulati per quelle esigenze particolari.
Miti e verità sul pet food
- I croccantini fanno male? Assolutamente no, se sono completi e ben bilanciati. Il cibo secco è pratico e sicuro, purché scelto con criterio.
- I sottoprodotti sono da evitare? Non sempre. Alcuni, come cuore e fegato, sono molto nutrienti. Il problema è la scarsa trasparenza di alcune etichette.
- Il grain-free è sempre meglio? No. Va bene solo se c’è una reale intolleranza ai cereali. In caso contrario, può essere inutile e persino sbilanciato.
- Il cibo fatto in casa è più sano? Solo se è formulato da un veterinario nutrizionista. Le diete casalinghe improvvisate possono causare gravi carenze.
Innovazione e sostenibilità: nuove frontiere nel pet food
Negli ultimi anni, la ricerca ha portato allo sviluppo di alimenti innovativi, basati su proteine vegetali alternative, processi di fermentazione e ingredienti valorizzati tramite economia circolare. Questi prodotti sono pensati per essere altamente digeribili e rispettare le linee guida FEDIAF, con un occhio alla sostenibilità ambientale, riducendo l’impatto legato all’allevamento intensivo e promuovendo filiere tracciabili e a basso impatto energetico.
Pet food e sottoprodotti animali: cosa dice la ricerca?
Molti ritengono che l’uso di sottoprodotti di origine animale (SOA) nel pet food rappresenti una forma di riciclo sostenibile, poiché si utilizzano parti di animali non destinate al consumo umano. Tuttavia, uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Plos One (2018-2020) smentisce questa convinzione. I ricercatori hanno evidenziato che, in realtà, la percentuale di ingredienti considerati “non adatti all’alimentazione umana” negli alimenti per cani e gatti è poco superiore al 50%, e che la distinzione tra ingredienti adatti o meno al consumo umano è spesso influenzata da fattori culturali.
In molti casi, questi sottoprodotti, come organi, cartilagini o frattaglie, sono commestibili per l’uomo se trattati adeguatamente e potrebbero essere destinati a consumi umani o a produzioni industriali diverse. Inoltre, lo studio ha dimostrato che la produzione di questi ingredienti è meno efficiente, richiedendo un maggior numero di animali da allevamento per fornire la stessa quantità di nutrienti rispetto alla carne magra. Dal punto di vista ambientale, dunque, l’uso di carne “nobile” può essere più vantaggioso rispetto ai sottoprodotti.
Un ulteriore elemento da considerare è che l’impiego di sottoprodotti nel pet food è principalmente dettato da ragioni economiche, in quanto sono ingredienti più economici rispetto alle carni pregiate. Se non utilizzati nell’alimentazione animale, questi materiali potrebbero essere impiegati per altri scopi sostenibili, come la produzione di fertilizzanti, biogas o carburanti a basso impatto ambientale. La legislazione europea in via di definizione potrebbe limitare l’uso di questi sottoprodotti nel pet food, incentivando applicazioni alternative.
Verso un pet food davvero sostenibile
La crescente attenzione dei consumatori verso l’ambiente e il benessere animale sta spingendo l’industria del pet food a innovare e proporre alimenti a base vegetale, biologici e a basso impatto ambientale. Si prevede una forte crescita di questo segmento nei prossimi anni, con ingredienti che spaziano da mais, soia e piselli fino a proteine di nuova generazione estratte da alghe, batteri e funghi.
Nasce così il concetto di Ecological Paw Print (EPP), un indicatore simile all’impronta ecologica umana che misura non solo il consumo di risorse, ma anche l’impatto ambientale complessivo associato alla produzione e distribuzione del pet food. Comprendere e ridurre l’EPP è la nuova frontiera per un’alimentazione più consapevole e responsabile degli animali da compagnia.
Additivi funzionali nel pet food
Gli additivi funzionali sono sostanze aggiunte negli alimenti per migliorare non solo la conservazione o il sapore, ma soprattutto per apportare benefici specifici alla salute degli animali. Tra questi troviamo
- probiotici e prebiotici, utili a mantenere la salute intestinale,
- antiossidanti per combattere lo stress ossidativo,
- vitamine e minerali per il sistema immunitario,
- estratti vegetali con proprietà anti-infiammatorie
- acidi grassi omega-3 e omega-6 per la salute di pelle e pelo.
Scegliere un pet food di qualità significa considerare tutti questi aspetti, per garantire ai propri animali domestici un’alimentazione completa, salutare e rispettosa dell’ambiente.